Alternanza di lieviti madre

Domanda

Buongiorno Dottoressa Simona. Ho ancora un'esperienza ridotta in lievito naturale che uso in un piccolo laboratorio per i lievitati di ricorrenza. Con il tempo ho cercato di affinare l'uso e chiarirmi i concetti. Un dubbio che al momento mi rimane riguarda la produzione di grandi lievitati intensiva nei periodi di festa e l'utilizzo, che spesso leggo, di lievito madre che andrebbe sdoppiato per averne uno a riposo (in frigo??) e uno al lavoro, alternando i due settimanalmente. Cioè non mi è chiaro il motivo per cui farlo e anche il motivo per cui se ho un lievito che usato e rinfrescato più volte al giorno prende forza perchè fermarlo e usarne un'altro?

Risposta

Buongiorno a lei. Non so in quale contesto è stato detto/scritto il fatto di sdoppiare la madre in fase di produzione e di usarla in modo alternato; non entro in merito.  Personalmente in tutti i miei corsi dico che dopo aver rinfrescato la madre, una parte la conservo per avere la coltura il giorno dopo o quando mi serve e una parte la utilizzo cioè, con quella parte che ho deciso di usare, avvio i rinfreschi (2 o 3)  prima dell'utilizzo nei lievitati/pane. La parte che utilizzo la uso tutta e non faccio avanzo. Questo è il motivo per cui devo averne una parte in mantenimento, ma comunque mai "dormiente" e sempre pronta. E' chiaro che la temperatura di conservazione della madre è funzione della stagione, del fatto che sia solida, liquida o in acqua. Può capitare che nella stessa mattina si operi: il rinfresco di mantenimento della madre, uno dei rinfreschi della parte che va in produzione di cui magari una per i lievitati, una per il pane ecc.. Non so se ho ben compreso il problema e/o se sono riuscita a spiegarmi bene; in questo caso mi scuso e le chiedo cortesemente di esporre nuovamente i suoi dubbi. Grazie a lei e buona giornata