Autolisi sì o no

Domanda

Buongiorno dottoressa, da tanto che mi pongo un dubbio che in realtà è stato già trattato molte volte. L'autolisi a freddo in teoria va applicata su farine con livelli di P/L irregolari per migliorarne le caratteristiche, ma spesso nei miei esperimenti mi ritrovo ad usarla su farine già abbastanza equilibrate con risultati comunque più soddisfacenti di un semplice diretto. Maggiore alveolatura, possibilità di idratare di più, buon profumo e sapore. La mia domanda quindi è: Perché sconsigliate l'utilizzo di questa tecnica su farine equilibrate? Grazie tante e buona giornata.

Risposta

Buongiorno a lei. Come già anticipato da lei ,la tecnica di lavoro dell'autolisi (che già implica nella metodica stessa una prima sosta dell'impasto farina - acqua per un tempo variabile da 10 minuti a 12 ore ed una eventuale aggiunta di sale) è adottata per migliorare e rendere panificabili farine che presentano problematiche reologiche varie come per esempio: valori di P/L >1.5 abbinati a elevati valori di W e R/E, falling number oltre 350 sec ecc., oppure in presenza di macinati interi oppure farine integrali. In parole semplici, è una tecnica da adottare per correggere situazioni specifiche e migliorare notevolmente: l'idratazione, la panificabilità non ottimale di sfarinati particolari, ridurre i tempi di lavoro quando si utilizzano farine troppo forti rispetto alle ridotte ore di lavoro. Premesso questo, è anche vero che molti professionisti pizzaioli la utilizzano sempre, a prescindere, con tutte le farine, senza sapere come agisce da un punto di vista biochimico e chimico - fisico. Ritengo pertanto che se una farina di frumento (purché non farina di tipo integrale, macinato intero ecc.) risulti equilibrata reologicamente e sia stata scelta opportunamente in base alla metodica utilizzata, non ci sia questa particolare esigenza. Se lei utilizza una farina con W>250 (valore di W ottimale per le lavorazioni dirette corte) e ha l'esigenza di renderla panificabile nel tempo di lavoro specifico del diretto corto, deve ricorrere alla tecnica dell'autolisi che, tra l'altro, non avrebbe alcun senso con 220<W<250 ottimali per la specifica metodica diretta corta. Conoscendo nei dettagli la scienza, le reazioni chimico fisiche e la tecnologia di processo, ogni tecnica può essere utilizzata a proprio piacere. Cordialità