Età della farina

Domanda

Gentile Dott.ssa Lauri, spesso per i miei impasti mi trovo meglio con farine leggermente "datate" ovvero quelle che ho acquistato e poi utilizzato anche a distanza di due/tre mesi. Questo vale per le farine di supermercato cosi come per le farine di mulino.Esiste un metodo per "risalire" anche indicativamente al giorno di produzione/macinazione partendo dalla sola data di scadenza del prodotto? Oppure, esiste un test per valutare la qualità di un determinato lotto/sacco di farina prima ancora di inserirlo in produzione? Cordiali Saluti

Risposta

Buongiorno a lei. Prima di tutto non c'è assolutamente nessun obbligo normativo che imponga di dichiarare la data di macinazione. Gli obblighi normativi sono quelli riportati nel Reg. UE 178/02 e nel Reg. UE 1169/2011 data di scadenza, lotto, tabella nutrizionale ecc. La data di scadenza di uno sfarinato è in funzione del TIPO (inteso come riferimento normativo DPR 187/01) e pertanto può essere compreso tra 6 mesi e 1 anno dalla data di macinazione. Sul sacco c'è la data di scadenza obbligatoria per cui si può risalire alla data di macinazione. Per quanto riguarda invece la sua osservazione sulla lavorabilità concordo sul fatto che la "panificabilità" è funzione diretta della “maturazione” dello sfarinato che a sua volta è influenzata da tempo/temperatura/ossigeno/tipologia di sfarinato ecc. Un saluto cordiale e grazie