Farine di forza semintegrali

Domanda

Gentile Dott.ssa Lauri, in commercio si trovano farine di forza semintegrali con valori di "W" generalmente superiori a 300 che tuttavia si comportano diversamente da quanto atteso almeno in termini di "assorbimento" e "lavorabilità" rispetto a farine tipo 00 con stessa forza. Come di determina dunque il valore di W di una semintegrale se le parti cruscali stesse sono di ostacolo alla formazione del glutine?

Risposta

Buongiorno a lei. Il DPR 187/01 classifica le farine in 5 tipologie  commerciali, ma la "Farina semintegrale" non è compresa nella corretta e legale denominazione di vendita. In ogni modo, non potendola classificare correttamente, poiché la legislazione attuale non la comprende ne tanto meno definisce,  faccio riferimento alla Farina integrale di grano tenero: Ritengo che lei abbia pienamente ragione, in quanto le metodiche di analisi Brabender (Farinografo, Estensografo) e l'Alveografo Chopin obbligano ad usare lo stesso quantitativo di acqua nell'analisi e non tengono conto dei parametri legati agli sfarinati (cultivar, varietà, abburattamento ecc.). Chiaramente una farina integrale ha un assorbimento maggiore di una Tipo 00, 0 e tutti i valori riscontrati dalla lettura dei rispettivi grafici sono completamente "falsati" dalla limitazione dell'analisi strumentale. I valori che riportano sono  fini a se stessi e "non hanno alcun valore" nè tanto meno possono essere presi come riferimento. Nel ringraziarla per essersi rivolto al nostro servizio, le invio i miei più cordiali saluti.