Farine e additivi
Domanda
Risposta
Buongiorno a lei. La legge non fa distinzione tra farina biologiche e no, ma si suppone(???) che per le farine definite bio non sia prevista nessuna aggiunta volontaria. Per quanto riguarda il suo secondo quesito ribadisco che non c'è certezza e la legge permette l'aggiunta di additivi volontari alle farine. Per quanto riguarda la conservazione delle farine, questa deve sempre essere operata in un luogo asciutto e fresco. Il frigorifero, a livello casalingo, può essere utilizzato soprattutto nei mesi estivi in cui non ci sia altra possibilità di condizionare gli sfarinati. Personalmente non consiglio la conservazione sottovuoto, perchè lo sfarinato è un prodotto che necessità ossigeno, circolazione di aria e "respira". La maturazione naturale avviene all'interno del sacco ed è inclusa nel periodo che va dall'insacchettamento fino alla data di scadenza riportata. Più ci si avvicina alla data di scadenza, più in linea di massima, si può andare incontro ad un fenomeno definito con il termine "gessata", ossia la farina per abbassamento del valore del pH, eccessiva acidità, attivazione enzimatica, presenta una struttura eccessivamente debole che si traduce in uno scarso assorbimento di acqua e quasi nell'impossibilità di eseguire le fasi successive dall'impastamento alla fermentazione e cottura finale.