No-knead o pane senza impasto

Domanda

Gentile dottoressa, vista la sua disponibilità, ho assistito oggi ad una discussione in un gruppo ma sono rimasta lievemente confusa. La discussione riguardava il famoso pane senza impasto di Jim Lahey che molte persone realizzano. Lei cosa ne pensa di questo metodo del No-Knead? Grazie per la cortese risposta.

Risposta

Buongiorno a lei. Ultimamente sto assistendo alle scoperte di molti personaggi che pensano di aver trovato "la luna nel pozzo", per di più violando molte normative italiane e europee! A parte questa mia digressione personale, fuori luogo nel suo caso, ritengo che non si abbia scoperto nulla di nuovo. Tale tecnica prevede una semplice miscelazione di acqua, farina ecc., ma quello che "lavora per noi", in questo caso ... è il tempo. Mi spiego meglio: tutte le reazioni che avvengo durante la formazione di un impasto: strutturazione della maglia glutinica, assorbimento di acqua, allineamento delle strutture proteiche, formazioni di legami intra e intermolecolari, dissociazione degli acidi, equilibri chimici, iterazioni molecolari ecc., avvengono comunque ma, venendo a mancare l'azione meccanica dell'impastamento (quindi il riscaldamento!), sono molto molto rallentate. Quello che potrebbe avvenire in pochi minuti avviene in tempi molto molto lunghi e molto spesso occorre abbinare delle piegature proprio per incrementare la strutturazione naturale dei legami  dell'impasto. La mia domanda curiosità è un'altra a questo punto:  Quali vantaggi ho, a livello sceintifico, rispetto al classica fase d'impastamento? Grazie a lei per l'apprezzamento della testata e per essersi rivolta al nostro servizio di consulenza online. Un saluto cordiale