Pieghe di rinforzo e forza della farina

Domanda

Gentile dottoressa Lauri la ringrazio per il suo lavoro di divulgazione dell'arte bianca che tanto insegna sia agli appassionati che agli addetti del settore. Ho due domande da rivolgerle. Negli impasti "no knead" per stimolare lo sviluppo della maglia glutinica vengono fatte delle pieghe "di rinforzo" ogni 15 minuti nell'arco di un'ora. C'è una base scientifica di tale frequenza? Cosa succederebbe variando il tempo tra una piega e l'altra o il numero delle pieghe? L'altra domanda riguarda come identificare la forza della farina: il W (non sempre indicato in etichetta), la percentuale di proteine considerando che quanto indicato in etichetta sono proteine totali (che quindi non ci dicono solo quelle utili per la panificazione) oppure il rapporto P/L anche questo non sempre indicato sulla confezione. Grazie della disponibilità.

Risposta

Buongiorno a lei, grazie a lei per la stima e l'apprezzamento del nostro lavoro: Per quanto riguarda il suo primo quesito,  risposi qualche tempo a una domanda simile sul no Kneads e a questo link può trovare la mia risposta  https://www.quotidiemagazine.it/sos/no-knead-o-pane-senza-impasto?searchterm=no+knead . Nel caso specifico le pieghe di rinforzo sono fondamentali perchè non solo rinforzano la struttura ma simulano l'azione meccanica: non si impasta con l'impastatrice ma in un certo senso a mano con le pieghe. Non esiste assolutamente una regola fissa, valevole sempre e a prescindere, che stabilisca il numero esatto e la frequenza delle pieghe; dipende dalla "debolezza" dell'impasto. Ha ragione, il valore del W non sempre è riportato in etichetta, perchè: non è un' informazione obbligatoria per legge,  l'analisi stessa non rientra nelle analisi ufficiali per l'errore analitico strumentale e perchè lo stesso sfarinato può cambiare il suo comportamento in base al tempo/temperatura/UR durante lo stoccaggio. Non si può valutare una farina solo su un risultato farinografico o alveografico!  In linea di massima, in etichetta si legge la tabella nutrizionale per il valore delle proteine totali. Il valore delle proteine insolubili, cioè quelle che interverranno nella formazione della rete glutinica, è circa l'85% del valore riportato. In ogni caso non c'è una correlazione diretta imprescindibile valevole sempre tra il valore delle proteine totali e le caratteristiche reologiche di una farina; una prova di panificabilità può dare risultati inaspettati. In linea di massima un valore elevato di proteine totali può far supporre un valore di W maggiore ma come le dicevo lo prenda come "indicazione" di massima. Anche il P/L non è indicato proprio per le stesse ragioni. Spero di aver chiarito i suoi dubbi e nel ringraziarla per essersi rivolto al nostro servizio, le invio i miei più cordiali saluti.