Pizza con biga all'80%

Domanda

Buongiorno,da qualche settimana sto provando per la pizza napoletana contemporanea (con cornicione pronunciato) la lavorazione con biga. Sto provando a fare la biga Fiorillo "classica" con farina w300 all'80% e poi al rinfresco il restante 20%di farina w260,idratazione al 68%,sale 2.5%,lievito di birra 2g a kg sulla farina del rinfresco e malto 0.4%sulla farina della biga. Avrei la necessità di utilizzare l'impasto già 3 ore dopo il rinfresco e per tutto il servizio che dura 3/4 ore quindi ho bisogno che tenga e sono obbligato a utilizzare il frigo,lei come si comporterebbe? Nel senso che temperatura finale darebbe all'impasto?sto provando intorno ai 24°ma non so perché molti pizzaioli per impasti del genere consigliano di uscire a 18/19°,come mai?staglio dopo mezz'ora e subito in frigo o lascerebbe un po' fuori frigo e poi a 4°?ovviamente tirando fuori l'impasto un po' prima di infornare.inoltre le dosi di lievito e malto al rinfresco le sembrano giuste anche se senza vedere il prodotto mi rendo conto che sia molto difficile. Vi ringrazio per il servizio tecnico professionale di consulenza che offrite.

Risposta

Buongiorno a lei, mi scusi ma non so assolutamente cosa voglia dire "biga Fiorillo classica". Con il termine BIGA s'intende una ed una sola preparazione cioè un impasto realizzato unicamente con farina, 44 - 45% di acqua e 1,0% di lievito fresco (percentuali calcolate sulla farina utilizzata) che può, successivamente, o essere usato tutto o in % variabili in base ai giorni di maturazione a +4°C. Dalla sua email capisco che lei, invece, voglia utilizzare subito l'impasto (dopo sole 3 ore dal rinfresco!). Personalmente non le consiglio assolutamente questo tipo di procedura comunque se lei ritiene che sia la più indicata per il prodotto che vuole offrire alla sua clientela e alla sua personale organizzazione di lavoro, allora, prepari una biga 20 ore prima del servizio con una farina 270W max e 0,40<P/L<0,60 falling number circa indicativamente 240 sec con riposo/stoccaggio/maturazione della stessa a temperatura di 16 - 18°C massimo. Successivamente, il giorno dopo, aggiunga l'acqua restante fino ad arrivare all'idratazione totale desiderata, malto 0,5%, sale 2% (no, 2,5% per il poco tempo a disposizione!) temperatura finale a fine impastamento 23°C, riposo in massa circa 1 ora a t.a, staglio, avvolgitura non stretta e fermentazione nelle cassette a t.a. (sempre se la t.a. non sia maggiore di 25°C) Servire l'impasto dopo 3/4 ore dalla fine dell'impastamento non le permette di usare il frigorifero per cui se la  temperatura ambiente supera i 25°C abbassi la temperatura a fine impastamento se invece il suo locale ha una temperatura di 18 - 20°C può permettersi di "chiudere" anche a 26 - 27°C. E' una lavorazione troppo altalenante da un punto di vista pratico e poco standardizzabile su grandi produzioni. Nella speranza di esserle stata di aiuto e ringraziandola per essersi rivolto al nostro servizio, le invio i miei più cordiali saluti.