Primo impasto Panettone

Domanda

Buongiorno Dottoressa Lauri, ho una curiosità a cui non riesco a dare risposta anche chiedendo e confrontandomi con altri panificatori,cosi ho deciso di scriverle chiedendo una sua opinione. La mia curiosità riguarda la giusta prima fermentazione del primo impasto panettone. Da molti anni seguo la mia ricetta ed il mio ritmo di rinfreschi per il primo impasto. Tengo il mio lievito secondo lo stile Morandin ed eseguo i rinfreschi giornalieri e quelli preparatori imparati dal Maestro.Il mio impasto deve almeno triplicare e poi si può procedere con il secondo... Dopo avere sperimentato altre ricette ed altri modi di mantenere ed rinfrescare il lievito madre non riesco a capire perché alcuni ricette/Maestri richiedono una quadruplicazione del volume del primo impasto, per altri due volte e mezzo.Da cosa dipende e perché il primo impasto deve aumentare 2,5 volte oppure 3 oppure 4 volte il proprio volume per essere pronto per il secondo impasto? Certo ho notato un metodo diverso nei rinfreschi preparatori: c'è chi rinfresca 1.1; chi 1:1.5; io invece 1 :0,90...Dipende principalmente da come il lievito è rinfrescato? La ringrazio per la sua cortese risposta e le auguro buona giornata.

Risposta

Buongiorno a lei. In effetti ha centrato il problema. La gestione della madre a livello artigianale è soggetta a una variabilità di gestione che dipende dalla abitudini di ciascun operatore nonché abilità nonché conoscenza della rispettiva madre in termini di gestione e prestazioni, forza della stessa, numero dei rinfreschi ecc. Quello che può aumentare o diminuire la forza è appunto il rapporto di gestione e il numero dei rinfreschi (due, tre o per qualcuno quattro) prima dell'utilizzo nel primo impasto ed eventualmente il bagno (Se il lievito non presenta problematiche particolari, personalmente, non lo consiglio mai né in questa fase né in generale poiché lo indebolisce notevolmente!). In linea di massima chi opera un un rinfresco 1:5 della madre avrà la tendenza a diminuirne la forza e ad allungare i tempi di lavoro che si traducono poi  in un maggior volume sul primo impasto, con magari la tendenza ad inacidire, per ottenere caratteristiche similari (non sempre!) a un impasto triplicato in minor tempo proveniente da un lievito maturo con rinfreschi 1:1. Indicativamente il primo impasto con un rapporto di rinfresco 1:1 oppure 1:0,90 deve triplicare in 10 - 11 ore a 26<T<28°C. Se è lavorato prima del "triplo", ci impiegherà molto di più in fascia anche 2 o 3 ore in più in funzione di quanto manca al triplo.  Ricapitolando: dipende, non da come è rinfrescato il lievito, ma dai rapporti di allungo e dal numero dei rinfreschi. Spero di aver risposto esaurientemente al suo quesito e nel ringraziarla per essersi rivolto al nostro servizio, le auguro una piacevole giornata.