Riscaldamento impasto

Domanda

Durante l'impastamento quale sono i fattori che producono l'innalzamento di temperatura? Spesso usando ingredienti da frigo, e rispettando gli stessi minuti di impasto, ho temperature molto diverse. Come mai? Grazie per la cortese risposta e per il servizio.

Risposta

Buongiorno a Lei, Prima di tutto l'innalzamento della temperatura è determinato dall'energia (KJ) che si produce durante gli attriti meccanici che si generano durante il moto (accelerazione, velocità, superficie, ecc.) dei corpi. In questo specifico caso, tralasciando la specifica della tipologia di moto e la fisica annessa, vi sono; rotazione della vasca (quando presente!), movimento della spirale o di un qualsiasi organo impastatore contro una polvere (farina) o un corpo già formato (pasta di riporto, biga ecc.), velocità di rotazione, forma dell'organo impastatore, quantità e consistenza della massa da impastare (maggiore sarà la quantità e la consistenza della massa, maggiore saranno gli attriti!) ecc. Ogni impastatrice fornisce dei gradi di riscaldamento che vanno da circa 3°C per una forcella ai 6°C per una braccia tuffanti a 44 battute a quasi 9°C per una impastatrice a spirale usata in seconda velocità. Alla temperatura di riscaldamento meccanico dovrà poi aggiungere la temperatura di tutti gli ingredienti previsti per la ricetta, che nella fattispecie di un impasto per pane si riassumono, per la quantità utilizzata rispetto agli altri, in farina e acqua, per ottenere la temperatura dell'impasto a fine impastamento. A parità di tipologia, quantità, stato fisico degli ingredienti, tipologia d' impastatrice, velocità e tempo se parte da ingredienti a 4°C avrà un impasto finale con un temperatura più bassa rispetto allo stesso ottenuto con ingredienti a temperatura ambiente. Se deve ottenere impasti ad elevate idratazioni non le consiglio di partire con tutti gli ingredienti (acqua compresa) a 4°C e poi impastare usando la massima velocità dell'impastatrice, ma di partire con ingredienti a t.a e di aggiungere metà della quantità di acqua all'inizio e poi il restante a filo dopo la formazione del glutine. Nel ringraziarla per essersi rivolto al nostro servizio e nella speranza di aver risposto esaurientemente al suo quesito, le invio i miei più cordiali saluti