Sodio o sale?

Domanda

Buongiorno Dott.ssa il medico mi ha detto che devo ridurre il sale. Mangio tanti snack e guarda caso, più sono salati più mi piacciono. Vorrei sapere quanto sale c'è nel pane? Non sono tutti uguali... giusto? Anche i dolci contengono sale? Lo posso sapere prima di acquistare il prodotto? Grazie a lei e complimenti per il servizio. La seguo da sempre. Impeccabile.

Risposta

Buongiorno a lei, prima di tutto grazie per essere un nostro affezionato lettore e fan! Uno dei più diffusi errori che compie l'opinione pubblica comune è quello di identificare il "sodio" con il sale comune, meglio conosciuto come cloruro di sodio (NaCl). In realtà la parola "sale" identifica in chimica tutto una serie di composti elettricamente neutri che si formano quando un acido organico o inorganico reagisce con un idrossido; alcuni contengono sodio (come appunto il cloruro di sodio, il bicarbonato di sodio, glutammato di sodio, benzoato di sodio ecc. ) altri NO. Per cui non è il sale che fa "male" ma elevate concentrazioni di sodio presente in moltissimi alimenti sia sotto forma di cloruro di sodio e sali simili  in insaccati crudi e cotti, formaggi, pietanze già pronte, latte, alimenti in salamoia, dado da brodo, concentrati, alimenti sotto sale, verdura, carne, farciture varie, patatine, snack salati da aperitivo, junk food, pane, pizza, dolci ecc. sia come ione sciolto in acqua che beviamo, integratori, nell'acqua della pasta ecc. Sicuramente il medico le avrà detto di ridurre il sodio in quanto, seppur ione essenziale nella cosiddetta pompa cellulare sodio/potassio che regola l'omeostasi cellulare, nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella contrazione muscolare, ecc., se in eccesso può generare squilibri tra i quali: aumento della ritenzione idrica che a sua volta può generare ipertensione, ictus, malattie cardiache, malattie renali, osteoporosi ecc. Il sale (cloruro di sodio) contenuto nell'impasto del pane è mediamente compreso tra 1,8 - 2,2% sulla farina. Attualmente moltissimi panificatori lavorano con 1,0 - 1,5% cosi come ci sono regioni italiane in cui il pane, per tradizione storico - gastronomica, non ha sale aggiunto. Cosi come può capitare che, chi panifica con farina di segale in purezza, ecceda leggermente arrivando proprio alla soglia del 2,2%; soglia che in un pane di frumento tenero/duro risulta eccessiva al palato. Cosa ben diversa è invece la percentuale di sale usata dalla maggior parte dei pizzaioli nell'impasto arrivando al 3,0% sulla farina, al quale poi deve aggiungere la sapidità delle farciture. Tenga poi presente che anche un comunissimo plumcake, muffin, ecc., se realizzato con il cosiddetto lievito chimico in polvere (bicarbonato di sodio, difosfato disodico, carbonato acido di sodio, sali di sodio in generale ecc.) oppure con il baking powder contiene sodio ma la percezione della sapidità al palato è inesistente proprio perché "dolce". In ogni caso il Reg Ue 1169/2011, obbliga all'etichetta nutrizionale ed il consumatore è immediatamente informato di quanto "sale" c'è nel pane che acquista. L'etichetta nutrizionale è riportata o nel libro degli ingredienti presente obbligatoriamente nel punto vendita oppure stampata sulle etichette nel caso il prodotto (dolce o salto) sia preimballato. Nella speranza di aver risposto esaurientemente al suo quesito e nel ringraziarla per essersi rivolto al nostro servizio, le invio i miei più cordiali saluti