Starter lievito madre

Domanda

Sfrutto ancora una volta questo utilissimo servizio che ci mette a disposizione per un nuovo consiglio. Io durante l'anno non uso il lievito madre, ma lo creo ex novo all'occorrenza per la produzione di panettoni e colombe. Ho notato che non ha senso mantenere in vita un lievito 12 mesi per usarlo 20 giorni all'anno e ho notato che metterlo in stazionamento (congelamento polverizzazione o rinfreschi lunghi) alla fine mi richiede lo stesso tempo per riportarlo in forma che a farne uno nuovo. Prima di passare alla domanda vorrei se possibile il suo punto di vista su quanto appena espresso. Ma veniamo alla domanda, esiste uno starter da preferire ad altri per la nascita di un lievito da usare per i grandi lievitati? Grazie della disponibilità.

Risposta

Buongiorno a lei. E' una questione di utilizzo e di produzione. Capisco e ben comprendo il fatto che a livello non professionale sia un pochino complesso e crei non poche difficoltà. Il vantaggio di mantenerlo in vita oppure di congelarlo polverizzato fa si che la cultura creata, mi riferisco ai rapporti molto stretti tra S. cerevisiae e L.sanfraciscensis, S. exiguus e L.plantarum si mantengano e con essi tutte le iterazioni del microbiota e non si debba ricreare una coltura ex novo tutte le volte con le difficoltà e l'incertezza non solo riferita alla "forza" della coltura. Ci vuole circa una settimana per rivitalizzare una madre liofilizzata e conservata nel congelatore ma, dal mio personalissimo punto di vista, ne vale sempre la pena. Non esiste uno starter da preferire, l'unica accortezza (sempre valida ma soprattutto all'inizio!)  nel mese necessario per il raggiungimento della "forza" adeguata, è quella di non usare teli candeggiati, non fare il bagno e non usare acqua di rete con cloro. Si può aggiungere, a piacere e una sola volta, anche un tuorlo. Grazie a lei per la stima e per essersi rivolto al nostro servizio. Buona giornata