Tecnica del freddo in Pizzeria

Domanda

Salve Dottoressa e grazie mille per la sua generosissima disponibilità. Attualmente lavoro con un impasto gestito tutto a temperatura ambiente (circa 22°C) da un minimo di 20 ad un massimo di 40 ore. E' una farina belga intorno ai 220W, proteine 11,5 %, con un idro 60% circa, sale al 2,5%, senza olio, e 4 gr di lievito di birra fresco in 16 kg di farina, con una puntata in massa di circa 10 ore... Volevo chiederle quali sono, se ci sono, gli accorgimenti da prendere nel caso decidessi di gestire l' impasto con l' utilizzo del freddo.. Spero di essere stato chiaro.. Grazie e buona giornata!

Risposta

Buongiorno a lei. Prepari una biga corta (max 8 ore a 18 - 20°C) e la usi poi in virtu del 35 - 40% sui 16 Kg di farina che impasta (6.4 Kg di biga) Aggiunga 15 g di lievito fresco (sui 16 Kg di farina) e gli altri ingredienti a piacere. Riposo in massa 30 minuti, maturazione massimo 24 ore a +4°C e fermentazione finale 2 - 3 ore in base alla temperatura ambiente. Per email è abbastanza difficoltoso dare suggerimenti di questo tipo, perchè non conosco nè la stabilità della farina nè l'assorbimento di acqua. Il valore 11.5% di proteine non mi dice nulla, perchè è il valore delle proteine totali presenti in uno sfarinato e non corrisponde assolutamente alle proteine insolubili ne tanto meno è un indice delle proprietà reologiche. Se le sembra che i panetti non siano in grado di sopportare una tempista lunga per una farina con W220,riduca la biga a 30% sempre sulla farina aggiunta, e faccia una maturazione di 18 ore a +4°C. Se invece la farina con la quale lavora, ha un teorico W220, mentre in pratica le sembra che possa sopportare tempistiche più lunghe, può arrivare anche a 48 ore di maturazione. Grazie a lei e mi faccia sapere.  Un saluto cordiale