Test Chopin su farina integrale.
Domanda
Risposta
Buongiorno a lei. Le frasi da lei riportate non hanno alcun senso, non solo ma sono ERRATE da un punto di vista scientifico. W, P/L, R/E sono parametri che valutano le caratteristiche reologiche di un corpo (non a caso la scienza in questione è la Reologia che studia la deformazione dei corpi per effetto di una sollecitazione meccanica) e mai e poi mai si applicano ad una "polvere" tal quale a meno che, a questa "polvere" (sfarinato) non si aggiunga acqua in proporzioni stabilite/fissate, si avvi il processo del mescolamento (impastamento) e si formi una struttura. Le caratteristiche meccaniche di tale massa sono poi valutate attraverso strumentazioni specifiche che rivelano il grado di deformazione,estensibilità, elasticità, tenacità dell'impasto in quanto massa soggetta alla deformazione. Ora, già di per sé, la strumentazione e la metodica adottate (alveografo, farinografo, estensografo) mostrano dei limiti da non trascurare uno su tutti la quantità ( in ml ) di acqua da aggiungere fissata e stabilita dalla procedura che non tiene conto, tra l'altro, dell'assorbimento variabile di acqua da parte dello sfarinato in questione; molti risultati in termini di P/L , R/E risultano "falsati"; se da un lato, la quantità di acqua è fissata, dall'altro l'assorbimento da parte della farina non è costante per cui, in parole povere, l'impasto può risultare tenace quando magari non lo è. Detto questo ... le lascio immaginare se utilizzassi nello stesso strumento, sempre con la stessa quantità di acqua fissata, con la stessa procedura standardizzata, relativa alla valutazione reologica di uno sfarinato tenero, una farina integrale o ancora peggio un macinato intero. Le scorrettezze scientifiche dette per business/marketing non hanno più limite, non solo, ma se ripetute e ripetute durante i corsi ed amplificate utilizzando i megafoni mediatici come i social, diventano molto presto verità. Grazie a lei e sempre a disposizione